Smart Working in Azienda?

Lo Smart Working in Azienda ridefinisce il concetto di lavoro tramite un approccio più agile e culturalmente più aperto. Mette infatti in discussione i sistemi più tradizionali e ormai superati come il luogo e l’orario di lavoro, responsabilizza i worker e dà loro maggior fiducia e flessibilità, fornendo la tecnologia idonea per individuare e ridefinire le nuove strategie per arrivare ad obiettivi e a risultati condivisi. Lo Smart Working determina per le imprese un risparmio di denaro, incrementando il business aziendale e consentendo di avere più risorse per la crescita e lo sviluppo, creando nuovi posti di lavoro e favorendo il work life balance dei propri dipendenti.
E’ interessante evidenziare alcuni dati a favore dell’azienda che riguardano un risparmio economico di 500 euro all’anno per ogni smart worker, che comprende una riduzione dei costi di gestione degli spazi dell’immobile fino al 30%, un incremento della produttività fino al 20%, una considerevole riduzione dell’assenteismo, maggiori risorse disponibili per la ricerca, lo sviluppo aziendale e per la creazione di nuovi posti di lavoro. Si riscontra inoltre un dato più generale favorevole all’ambiente, ossia una diminuzione delle emissioni: più di 13 tonnellate di CO2 all’anno vengono infatti risparmiate quando 100 lavoratori operano in modalità Smart Working per due giorni al mese.
Anche per il lavoratore stesso i vantaggi sono considerevoli: con soli quattro giorni di Smart Working al mese, si ottengono in un anno un risparmio economico che raggiunge i 780 euro all’anno ed un risparmio di tempo maggiore di 10 ore. Si è notato inoltre un incremento della produttività e della qualità del lavoro e stesse possibilità di carriera, retribuzione e formazione, una maggiore autonomia e flessibilità per la scelta di orari, spazi e tecnologia necessaria ed un significativo incremento della qualità della vita in termini di work life balance.
In Italia, l’azienda pioniera del nuovo approccio lavorativo è stata Accenture, che ha adottato il remote working come modalità complementare al lavoro in ufficio a partire dal 2009. Oggi, in Accenture Italia, il remote working, applicabile per massimo 2 giorni alla settimana, coinvolge circa l’83% di tutta la forza lavoro “stanziale” delle funzioni corporate.
In riferimento a quanto evidenziato dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nel 2015 quasi una grande azienda su due ha avviato in maniera strutturale o sperimentale forme di smart working, che hanno portato buoni risultati. Il 17% delle più grandi aziende italiane ha intrapreso progetti che sposano questa nuova articolazione del lavoro, avvalendosi di rinnovate policy organizzative, comportamenti manageriali e nuovi assetti fisici dello spazio lavorativo. Un altro 14% sta studiando progetti da adattare alle proprie esigenze, mentre un altro 17% sta pensando a nuove forme di flessibilità per alcuni ruoli e categorie.
Entro il 2020, tutti i dipendenti in Italia ad eccezione degli impiegati sulle linee produttive, potranno godere del lavoro flessibile.
Proviamo lo Smart Working… farlo bene conviene!
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